A L’Aquila dal 8 al 10 novembre si terrà il Convegno nazionale della Società Italiana delle Letterate, in collaborazione con le donne di Terremutate e il Dipartimento di Scienze Umane dell’Università. Ci si può ancora iscrivere attraverso il sito,  dove potete leggere il bellissimo programma!  http://www.societadelleletterate.it/2013/09/terra-e-parole/

Vale davvero la pena tornare in questa città ancora ferita, che cerca di risollevarsi anche attraverso la cultura. La domanda centrale su cui ruota l’intero convegno è questa: la scrittura può contribuire a superare violazioni e traumi inflitti da catastrofi naturali o causate dagli esseri umani? Di paesaggi danneggiati e salvati, di ritessiture della vita e del futuro attraverso la parola e la memoria si parlerà con la scrittrice canadese Anne Michaels, autrice del bestseller internazionale In fuga. “ Cos’è un uomo senza un paesaggio? Soltanto il tempo che passa a guardarsi allo specchio” ha scritto Anne Michaels, che sabato 9 novembre incontrerà il pubblico su un tema che le sta molto a cuore e che ha sviluppato nei suoi due romanzi In Fuga e La cripta d’inverno. 

Le relazioni esploreranno l’intreccio tra scrittura e mappatura di terre devastate o perdute e saranno divise in due sessioni. La prima, Parole per la terra, è centrata sul rapporto che le donne intrattengono con la terra, un rapporto segnato da immedesimazioni, rifiuti e profonde rielaborazioni. La seconda sessione intitolata Spaesate indaga la perdita della ‘casa’, della terra e della propria identità indotte da migrazione, deportazione, guerre, espropriazioni.

Domenica, Igiaba Scego ricorderà la violazione di corpi e territori che si lega alle migrazioni odierne nel Mediterraneo, e il convegno si chiuderà con un’ultima sessione intitolata Le architette del desiderio in cui urbaniste, paesaggiste, studiose e scrittrici rielaboreranno i saperi specialistici per prendersi cura dell’ambiente.

Domenica mattina si terrà una passeggiata letteraria nel centro storico sulle tracce della scrittrice aquilana Laudomia Bonanni: intitolata “I gigli di Laudomia: terremoti e antiche sapienze”, ripercorrerà i luoghi dove la scrittrice ha vissuto, insegnato, ambientato la sua opera.