D’amore e di lotta

D’amore e di lotta

Litania per la sopravvivenza.

Quando cercavo un esergo per il nuovo romanzo non avevo un’idea precisa. Mi sono soffermata davanti allo scaffale della mia biblioteca dedicato alla poesia delle donne; ho sfiorato i titoli e i nomi con lo sguardo affettuoso di chi come me dalla poesia ha avuto tanto, da sempre; ho iniziato a sfogliare il volumetto di Audre Lorde D’amore e di lotta, quello pubblicato nel 2018 da Le Lettere curato e tradotto da WiT, Women in Translation, che avevo già letto e riletto.  Sono arrivata a pagina 95 e ri-trovato la poesia che si intitola Litania per la sopravvivenza, tradotta da Margherita Giacobino.  Era lì , il viso di Audre mi sorrideva dalla copertina, malizioso e complice : mi hai trovata, ero qui che ti aspettavo…La poesia è perfetta, condensa e riassume uno dei fili della storia che ho inventato per parlare di sopravvivenza. Perché Donne che non muoiono è un libro che racconta di salvezze. La trascrivo qui sul blog e nella sezione dedicata a Libri che salvano, che raccoglierà le notizie sui libri che compaiono nel romanzo, letti dal gruppo di lettura della Libreria di Alice, dove si progettano strategie di sopravvivenza…

Litania per la sopravvivenza

Per quelle di noi che vivono sul margine

ritte sull’orlo costante della decisione

cruciali e sole

per quelle di noi che non possono lasciarsi andare

ai sogni passeggeri della scelta

che amano sulle soglie mentre vanno e vengono

nelle ore fra un’alba e l’altra

guardando dentro e fuori

e prima e poi allo stesso tempo

cercando un adesso che dia vita

a futuri

come pane nelle bocche dei nostri figli

perché i loro sogni non riflettano

la fine dei nostri;

Per quelle di noi che sono state marchiate dalla paura

come una ruga leggera al centro delle nostre fronti

imparando ad aver paura con il latte di nostra madre

perché con questa arma

questa illusione di poter essere al sicuro

quelli dai piedi pesanti speravano di zittirci

Per tutte noi

questo istante e questo trionfo

Non era previsto che noi sopravvivessimo.

E quando il sole sorge abbiamo paura

che forse non resterà

quando il sole tramonta abbiamo paura

che forse non sorgerà domattina

quando abbiamo la pancia piena abbiamo paura

dell’indigestione

quando abbiamo la pancia vuota abbiamo paura

di non poter mai più mangiare

quando siamo amate abbiamo paura

che l’amore svanirà

quando siamo sole abbiamo paura

che l’amore non tornerà

e quando parliamo abbiamo paura

che le nostre parole non verranno udite

o ben accolte

ma quando stiamo zitte

anche allora abbiamo paura.

Perciò è meglio parlare

ricordando

che non era previsto che sopravvivessimo.

( D’amore e di lotta, Audre Lorde, Le lettere, a cura di WiT)