La lettura. Da “Ore in biblioteca”, di Virginia Woolf.
Ancora rapita dalla lettura di Alice Munro sono andata a cercare nella mia biblioteca, scaffale riservato a Virginia Woolf ( sono vicine, loro due, Virginia e Alice). Non c’è bisogno di cercare, so sempre dove allungare lo sguardo e accarezzare con gli occhi i miei amati. Ecco “Ore in biblioteca e altri saggi”, edito da La Tartaruga nel 1991, che contiene brani luminosi sulla lettura. Libro che ho sottolineato con delicatezza in tanti passaggi, di cui ho trascritto frasi intere su quaderni dedicati alla lettura e alla scrittura. Ne ricordavo una, in particolare: ” Forse una delle proprietà immutabili della bellezza è’ che lascia dentro di noi il desiderio di rendere qualcun altro partecipe. Sentiamo il bisogno di dare, di fare qualcosa, anche soltanto di muoverci per la stanza, e di spostare la rosa nel vaso, la quale, detto per inciso, ha perso tutti i suoi petali”. Come sempre, ho provato un sentimento di profonda gratitudine. Nessuna meglio di lei ha saputo descrivere lo stato di grazia che si prova quando si leggono pagine che ti descrivono, nei tuoi sentimenti più veri, e ti fanno esclamare “ecco, è proprio così”. Accade anche con le pagine scritte da lei, ovviamente.