La storia che verrà
Dieci anni fa, nel 2004, Elda Guerra affermava che la storia del femminismo italiano era ancora da scrivere e Anna Rossi-Doria avanzava le sue “ipotesi per una storia che verrà”.
Il 22 novembre 2014, a Bologna, l’associazione Orlando s’è allacciata alla irrisolta riflessione collettiva tanto sulle difficoltà di questo compito, quanto sulle novità che negli anni trascorsi sono comparse in forma di saggi e romanzi, di epistolari come l’emozionante scambio tra madre e figlia in Fra me e te di Mariella Gramaglia e Maddalena Vianello, di svariate autobiografie, di produzioni cinematografiche quali la “Storia del movimento femminista in Italia” per la regia di Lorella Reale, “Vogliamo anche le rose” di Alina Marazzi, e le recentissime ricostruzioni dei percorsi femministi milanesi negli anni Settanta che Lea Melandri ha raccontato in forma audiovisiva nel sito MEMOMI, di un libro fotografico quale Il gesto femminista. La rivolta delle donne: nel corpo, nel lavoro, nell’arte curato da Ilaria Bussoni e Raffaella Perna.
Intitolato “Narrare e rappresentare una storia: femminismo e femministe in Italia negli anni Settanta. Immagini, racconti, storie”, e progettato da Elda Guerra e Annamaria Tagliavini che lo hanno introdotto e moderato, e il seminario bolognese è stato troppo ricco di voci ed esperienze per riuscire a darne qui conto in modo adeguato, ma rimandiamo al Server Donne www.women.it per la reperibilità della video-registrazione della giornata.