Alle donne, ai silenzi e alle parole.
Ai gatti neri.
Agli uomini che sanno ascoltare.
A noi, cerchi mobili che si chiudono e si aprono con nuovo anelli. Marea che sale, poi si calma ma rimane al largo e arriva quando gira il vento. E travolge.
Per quelle di noi che vivono sul margine
ritte sull'orlo costante della decisione
cruciali e sole
per quelle di noi che non possono lasciarsi andare
ai sogni passeggeri della scelta
che amano sulle soglie mentre vanno e vengono
nelle ore fra un'alba e l'altra
guardando dentro e fuori
e prima e poi allo stesso tempo
cercando un adesso che dia vita
a futuri
come pane nelle bocche dei nostri bambini
perché i loro sogni non riflettano
la fine dei nostri;
(…)
Per tutte noi questo istante e questo trionfo
Non era previsto che noi sopravvivessimo.
(…)
Perciò è meglio parlare
ricordando
che non era previsto che sopravvivessimo.
Litania per la sopravvivenza
Audre Lorde
Dalla raccolta D'amore e di lotta, a cura di WIT. Women in translation, Edizione Le Lettere, 2018. La traduzione della poesia è di Margherita Giacobino.